Arriva nelle sale l’atteso film di David Fincher sull’origine di Facebook, The Social Network. Ma anche l’adrenalinico Unstoppable - Fuori controllo di Tony Scott, il commovente Stanno tutti bene con Robert De Niro, in notevole ritardo il film d’animazione del 1992 Porco Rosso di Hayao Miyazaki e il thriller Devil di Drew e John Erick Dowdle. Ma anche tanti italiani: reduce dalla Mostra di Venezia lo storico Noi credevamo di Mario Martone, appena presentato al Festival di Roma La scuola è finita di Valerio Jalongo e la commedia di Carlo Vanzina Ti presento un amico.
The Social Network (Sony Pictures)
The Social Network
USA, 2010
Genere: Commedia
Regia: David Fincher
Il sito ufficiale
Cast: Jesse Eisenberg, Andrew Garfield, Rashida Jones, Joseph Mazzello, Brenda Song, Justin Timberlake, Rooney Mara, Adina Porter, Malese Jow, Max Minghella
Distribuzione: Sony Pictures
Al cinema dal 12 novembre 2010
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Unstoppable - Fuori controllo (20th Century Fox)
Unstoppable - Fuori controllo
USA, 2010
Genere: Thriller
Regia: Tony Scott
Il sito ufficiale
Cast: Denzel Washington, Chris Pine, Rosario Dawson, Ethan Suplee, Kevin Dunn, Kevin Corrigan, Jessy Schram, Elizabeth Mathis, Lew Temple
Distribuzione: 20th Century Fox
Al cinema dal 12 novembre 2010
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Stanno tutti bene (Medusa)
Stanno tutti bene - Everybody’s Fine
USA, 2010
Genere: Drammatico, Commedia
Regia: Kirk Jones
Il sito ufficiale
Cast: Robert De Niro, Drew Barrymore, Kate Beckinsale, Sam Rockwell, Lucian Maisel, Damian Young, James Frain, Melissa Leo, Katherine Moennig, Brendan Sexton III
Distribuzione: Medusa
Al cinema dal 12 novembre 2010
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Noi credevamo (01 Distribution)
Noi credevamo
Italia, 2010
Genere: Storico
Regia: Mario Martone
Cast: Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Francesca Inaudi, Andrea Bosca, Edoardo Natoli, Luigi Pisani, Andrea Renzi, Renato Carpentieri, Guido Caprino, Ivan Franek, Stefano Cassetti
Distribuzione: 01 Distribution
Al cinema dal 12 novembre 2010
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Porco Rosso (Lucky Red)
Porco Rosso
Giappone, 1992
Genere: Animazione
Regia: Hayao Miyazaki
Distribuzione: Lucky Red
Al cinema dal 12 novembre 2010
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La scuola è finita (Bolero Film)
La scuola è finita
Italia, 2010
Genere: Drammatico
Regia: Valerio Jalongo
Cast: Valeria Golino, Vincenzo Amato, Fulvio Forti, Cecilia Broggini, Luciano de Luca, Roberta Fossile, Marcello Mazzarella, Paola Pace, Antonella Ponziani, Silli Togni, Marco Zangardi
Distribuzione: Bolero Film
Al cinema dal 12 novembre 2010
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Ti presento un amico (Warner Bros)
Ti presento un amico
Italia, 2010
Genere: Commedia
Regia: Carlo Vanzina
Il sito ufficiale
Cast: Raoul Bova, Kelly Reilly, Barbora Bobulova, Vanessa Hehir, Martina Stella, Tanja Ribic, Sarah Felberbaum
Distribuzione: Warner Bros
Al cinema dal 12 novembre 2010
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Devil (Universal Pictures)
Devil
USA, 2010
Genere: Thriller
Regia: Drew Dowdle, John Erick Dowdle
Il sito ufficiale
Cast: Logan Marshall-Green, Bojana Novakovic, Geoffrey Arend, Chris Messina, Caroline Dhavernas, Jacob Vargas, Bokeem Woodbine, Matt Craven, Jenny O’Hara, Kim Roberts
Distribuzione: Universal Pictures
Al cinema dal 12 novembre 2010
giovedì 18 novembre 2010
mercoledì 17 novembre 2010
Occhiali video 3D Carl Zeiss Cinemizer Plus 78 pollici
I Cinemizer plus sono i migliori occhiali video al mondo per qualità dell’immagine e risoluzione.
Grazie alle sorprendenti caratteristiche tecniche sono ideali per l’FPV. Finalmente avrete un’immagine dettagliata in tutte le posizioni dello schermo.
Particolarmente adatti per il tempo libero ed il gioco. Si possono usare con dispositivi mobili ed in particolare con iphone 3GS, iphone 4, Ipad ed Ipod. Sono gli unici ad aver ricevuto la certificazione da Apple “Made for Iphone / Ipad / Ipod”. Vengono forniti nella confezione gli accessori per collegare gli occhiali direttamente all’iphone / ipod / ipad.
Pensate che bello giocare al vostro gioco preferito su iphone e vederlo come su un televisore da 78* pollici!!
Vi sembrerà di giocare su un maxi televisore a led ma potrete farlo in qualsiasi luogo: sul treno, in auto, al mare ed in montagna senza la necessità di portare niente con voi!
Grazie alla funzione di correzione delle diottrie anche coloro che portano gli occhiali finalmente potranno mettere a fuoco perfettamente il video effettuando una correzione personalizzata per ogni singolo occhio.
Gli unici al mondo ad avere all’interno l’ottica CARL ZEISS leader al mondo del settore.
Con la funzione 3D è possibile vedere filmati in 3 dimensioni come al cinema, la tecnologia di proiezione è la stessa!
Sono gli unici con la regolazione del naso e della profondità delle orecchie per indossarli con il massimo confort. Grazie al peso contenuto vi sembrerà di indossare un normale occhiale!
Per maggiori informazioni consultate il manuale tecnico online:
http://www.zeiss.com/C1257576004530F3/ContainerTitel/UserManual/$File/Cinemizer_englisch.html
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Il primo trailer di Green Lantern
La Warner Bros ha finalmente pubblicato il primo full trailer di Green Lantern l'adattamento diretto da Martin Campbell del celebre fumetto della DC Comics. Il film che arrivaerà sui nostri schermi in contemporanea con gli USA il 17 giugno 2011 vede protagonisti Ryan Reynolds, Blake Lively, Peter Sarsgaard, Mark Strong e Tim Robbins. Nato negli anni Quaranta dalla penna di Bill Finger e dalle matite di Martin Nodell, Green Latern - in italiano Lanterna Verde – è un supereroe che grazie ad un anello extraterrestre, che va ricaricato ogni 24 ore con una speciale lanterna, ha poteri praticamente illimitati, essendo in grado di compiere ogni azione ed avere ogni capacità che la sua mente riesce ad immaginare. In attesa di vederlo sul grande schermo gustiamoci il primo trailer del film preso da you tube...
coming soon
coming soon
Harry Potter e i doni della morte
Al terzo tentativo con il personaggio di Harry Potter e la sua redditizia saga cinematografica il regista David Yates ha finalmente centrato il bersaglio. Che stesse aggiustando la mira si era già intuito nel passaggio da L'ordine della fenice a Il Principe Mezzosangue, quando si era notato un certo sviluppo nell'attenzione alla coerenza estetica del prodotto, fattore che avevamo attribuito soprattutto alla fotografia elegante di Bruno Delbonnel. Evidentemente il dazio di inesperienza pagato con l'esordio alla regia del primo è stato progressivamente superato col passare dei film. Con Harry Potter e i doni della morte parte I, infatti, Yates costruisce un lungometraggio che rispetto ai precedenti compie dei passi in avanti radicali, presentandosi come un'opera del tutto superiore. Prima di tutto il regista libera definitivamente il suo film ed i personaggi dalla fastidiosa ed equivoca idea di essere prodotti ad esclusivo consumo del pubblico più giovane: in questo caso ci troviamo infatti di fronte ad un'opera totalmente adulta, i cui la vita interiore delle figure in scena viene caratterizzata con spessore e potenza drammatica. In particolar modo l'essere definitivamente usciti dalla cornice (forse) eccessivamente connotata di Hogwarts ha giovato e non poco alla definizione sia dei personaggi che dello stesso lungometraggio; Yates infatti, con senso estetico e rigore visivo che si rivelano notevoli, colloca i tre protagonisti in una serie di ambientazioni che restituiscono tutto il dramma dell'essere in qualche modo dei reietti, braccati dalle forze del male che hanno ormai preso il sopravvento. Autunnale, disperato, a tratti seriamente impregnato dei toni dell'horror, Harry Potter e i doni della morte parte I risulta un film finalmente costruito su basi solide, che riescono a sostenere anche la recitazione purtroppo ancora deficitaria di due dei tre giovani protagonisti: se Emma Watson risulta progredita nelle sue doti di interprete (e comunque ha sempre dimostrato di essere quella più capace), Daniel Radcliffe e Rupert Grint non riescono a dare profondità ai rispettivi caratteri, scritti stavolta con tutti i crismi necessari ad un degno sviluppo psicologico. Come al solito impeccabili tutti gli attori britannici che compongono lo sterminato cast di supporto: quasi si rimpiange di vederli così poco in scena, in parti piccolissime che comunque riescono a far arrivare al pubblico la loro competenza attoriale. Su tutti vogliamo segnalare il talento troppo spesso sottovalutato di David Thewlis nei panni di Remus Lupin.
Dimentichiamoci lo spettacolo fanciullesco del Quiddich, degli incantesimi divertenti, dei costumi e delle scenografie fastose di Hogwarts: Harry Potter è uscito definitivamente dal guscio patinato della sua fanciullezza ed è stato sbattuto in un mondo ostile e tenebroso, in cui il passaggio all'età adulta significa in qualche modo rimanere soli, esclusi dalla normalità, costretti a fronteggiare i propri fantasmi. Il primo capitolo de I doni della morte ci racconta tutto questo con potenza espressiva e senso del ritmo. Le coordinate estetiche sono radicalmente mutate dalla confezione eccessivamente leccata che ha contraddistinto i film precedenti, ed il guadagno è stato sinceramente sorprendente.
Dimentichiamoci lo spettacolo fanciullesco del Quiddich, degli incantesimi divertenti, dei costumi e delle scenografie fastose di Hogwarts: Harry Potter è uscito definitivamente dal guscio patinato della sua fanciullezza ed è stato sbattuto in un mondo ostile e tenebroso, in cui il passaggio all'età adulta significa in qualche modo rimanere soli, esclusi dalla normalità, costretti a fronteggiare i propri fantasmi. Il primo capitolo de I doni della morte ci racconta tutto questo con potenza espressiva e senso del ritmo. Le coordinate estetiche sono radicalmente mutate dalla confezione eccessivamente leccata che ha contraddistinto i film precedenti, ed il guadagno è stato sinceramente sorprendente.
Cars 2
Eccole, le prime immagini di Cars 2, il nuovo lavoro della Pixar che riporta al cinema i personaggi a quattro ruote del primo film diretto nel 2006 dal patron dello studio Jhon Lasseter e da Joe Ranft.
Questa volta Lasseter si è affiancato Brad Lewis, e alla lista delle voci originali, scomparso il grande Paul Newman, ha aggiunto quella inconfondibile di un altro peso massimo della recitazione come Michael Caine, che doppia un agente segreto britannico che incrocia la sua strada con quella di Saetta McQueen & Co.
Trama del film Cars 2:
Saetta McQueen e Cricchetto porteranno la loro amicizia verso una nuova elettrizzante avventura in giro per il mondo: il primo Gran Premio Mondiale che verrà assegnato all'auto più veloce di tutto il pianeta. Prima fermata: Giappone, Tokyo, dove un’antichissima tradizione si fonde con una sofisticata tecnologia all’avanguardia. Come un samurai dei giorni nostri, Cricchetto dovrà vestire i panni di un agente segreto nel momento in cui si troverà coinvolto improvvisamente in un caso di spionaggio internazionale.
martedì 16 novembre 2010
Porco Rosso
Dopo quasi vent'anni arriva finalmente in Italia, sul grande schermo e per la prima volta in lingua italiana, il film d'animazione Porco Rosso del maestro Hayao Miyazaki, regista Premio Oscar per La Città incantata del 2001, miglior film d'animazione nel 2003 e primo anime a ricevere il prestigioso riconoscimento nella storia degli Academy Awards.
Dopo Nausicaä della valle del vento, Laputa: il castello nel cielo, Il mio vicino Totoro, Kiki - Consegne a Domicilio, Principessa Mononoke, La Città incantata, Il Castello errante di Howl e Ponyo sulla scogliera, anche in Italia sarà finalmente distribuito al cinema e soprattutto in homevideo in italiano Porco Rosso - Kurenai no Buta del 1992, che racconta le gesta del pilota d'aerei Marco Pagot.
Porco Rosso riceverà purtroppo una distribuzione limitata assai prudente (meno di 50 sale cinematografiche), diretta conseguenza di pubblicizzazione e operazioni di marketing a supporto del titolo inesistenti, a fronte di un genere cinematografico, il genere d'animazione, particolarmente amato e di vastissimo consumo che riesce ad incontrare grandissimi successi nonostante sovente si tratti di pellicole, come Toy Story 3, certamente non all'altezza dei più noti capolavori di Miyazaki quali Tonari no Totoro, Mononoke-hime, Sen to Chihiro no kamikakushi, Hauru no ugoku shiro.
D'altro canto, Porco Rosso farà finalmente il suo ingresso nella lacunosa distribuzione homevideo del nostro Paese.
PORCO ROSSO: LA TRAMA DEL FILM
A causa di una maledizione, l'asso dell'aviazione Marco Pagot si trasforma in un maiale.
Dopo aver combattuto nella Grande Guerra, si ritira in una cittadina dell'Adriatico per dare la caccia ai pirati dell'aria: ma la sua vita cambia quando incontra la giovane Flo, che diventa sua assistente...
Segue il trailer in italiano di Porco Rosso di Hayao Miyazaki, finalmente in Italia durante il weekend.
Dopo Nausicaä della valle del vento, Laputa: il castello nel cielo, Il mio vicino Totoro, Kiki - Consegne a Domicilio, Principessa Mononoke, La Città incantata, Il Castello errante di Howl e Ponyo sulla scogliera, anche in Italia sarà finalmente distribuito al cinema e soprattutto in homevideo in italiano Porco Rosso - Kurenai no Buta del 1992, che racconta le gesta del pilota d'aerei Marco Pagot.
Porco Rosso riceverà purtroppo una distribuzione limitata assai prudente (meno di 50 sale cinematografiche), diretta conseguenza di pubblicizzazione e operazioni di marketing a supporto del titolo inesistenti, a fronte di un genere cinematografico, il genere d'animazione, particolarmente amato e di vastissimo consumo che riesce ad incontrare grandissimi successi nonostante sovente si tratti di pellicole, come Toy Story 3, certamente non all'altezza dei più noti capolavori di Miyazaki quali Tonari no Totoro, Mononoke-hime, Sen to Chihiro no kamikakushi, Hauru no ugoku shiro.
D'altro canto, Porco Rosso farà finalmente il suo ingresso nella lacunosa distribuzione homevideo del nostro Paese.
PORCO ROSSO: LA TRAMA DEL FILM
A causa di una maledizione, l'asso dell'aviazione Marco Pagot si trasforma in un maiale.
Dopo aver combattuto nella Grande Guerra, si ritira in una cittadina dell'Adriatico per dare la caccia ai pirati dell'aria: ma la sua vita cambia quando incontra la giovane Flo, che diventa sua assistente...
Segue il trailer in italiano di Porco Rosso di Hayao Miyazaki, finalmente in Italia durante il weekend.
Unstoppable: Recensione
Tutto è chiaro fin dalla primissima inquadratura: il vero protagonista di Unstoppable, per Tony Scott è la gigantesca motrice che (non a caso) per via di un errore tutto umano procederà a piena potenza, senza controllo, lungo la direttrice principale delle ferrovie della Pennsylvania, carico esplosivo e tossico al seguito. È quel treno, fotografato come un leviatano organico, che è il polo d’attrazione e d’unione di un contesto frammentato e fino a quel momento in(ter)dipendente, sono quei binari la spina dorsale di un film che rappresenta forse la massima dichiarazione estetica mai rilasciata dal regista. Non perché Tony Scott in questo film (come in altri) sia poco interessato alle personalità dei suoi personaggi in carne ed ossa, ché l’elemento umano è comunque destinato a risultare hollywoodianamente decisivo: ma perché nel suo fondersi con la natura più pesante, meccanica e industriale di quel che racconta e rappresenta, riesce poi a far volare più alta e leggera una forma che praticamente da sempre – o comunque almeno da Nemico Pubblico – abbraccia la flessibilità, la simultaneità e la velocità delle tecnologie e dell’universo digitale.
Il cinema è questo, per Tony Scott: è industria, è un treno che deve travolgere lo spettatore, ma lo deve fare in equilibrio con la sua natura intimamente tecnologica. E Michael Bay, che grossomodo la pensa in modo simile, avrebbe di che imparare, da Unstoppable.È per questo, e non solo per la sceneggiatura di Mark Bomback, migliore perché più essenziale e funzionale, che questo film è assai più apprezzabile rispetto ai precedenti Phelam 123 o Deja Vu che pure tematicamente e narrativamente non erano poi così distanti. Perché lasciando che i personaggi dei vari Denzel Washington, Chris Pine, Rosario Dawsonsiano satellitari rispetto all’Oggetto e all’Evento, per poi esserne attratti magneticamente e centripetamente, Scott permette loro di essere più onestamente caratterizzati e raccontati, che emergano meglio le loro personalità e il loro ruolo sociale. Ruolo importante in un film che racconta (anche) la riscossa dei blue collar sui colletti bianchi: non perché retoricamente lavoratori e innocenti a tutto tondo, ma perché capaci - come categoria e complesso, come macchinario - di assumersi le proprie responsabilità e rimediare ai propri errori.
Senza mai dimenticare che per Scott, e in Unstoppable, è sempre il viaggio, frenetico e adrenalinico, che conta, e non la (scontata) destinazione. È il cine(ma)tismo.
coming soon
Come funziona il cinema 3d
I Na’vi di Pandora volano sulle loro Banshee attraverso le montagne fluttuanti regalando prospettive mozzafiato agli spettatori in sala muniti degli occhialini per vedere il film in tre dimensioni. Avatar è stato visto da decine di milioni di persone, che grazie alla tecnologia 3D si sono potute immergere nel colorato mondo immaginario ideato dal regista James Cameron e dagli autori del film. Per vedere la storia dei Na’vi sul grande schermo in tre dimensioni o per godersi le avventure di Woody e Buzz Lightyear nel nuovo Toy Story 3, ogni spettatore ha dovuto spendere qualche euro in più rispetto a una proiezione tradizionale, un costo giustificato in parte dalla necessità di dover utilizzare gli occhialini e dalla necessità per i gestori delle sale cinematografiche di compensare gli investimenti per acquistare i nuovi proiettori per l’effetto 3D.
In realtà, un film in tre dimensioni è un prodotto incompleto rispetto a una pellicola tradizionale e dovrebbe dunque costare qualche euro in meno, ricordano provocatoriamente sul sito di informazione io9.com. Un film 3D offre immagini parziali e spetta poi al nostro cervello ricombinarle insieme per creare un’unica visione tridimensionale, comparabile con il mondo al di qua del grande schermo.
La tecnologia per dare un effetto tridimensionale alle immagini proiettate su uno schermo piatto sfrutta il funzionamento della nostra vista. Semplificando un poco, possiamo dire che i nostri due occhi percepiscono molto diversamente il mondo che ci circonda. Le immagini, differenti tra loro, percepite dagli occhi raggiungono il cervello che provvede a elaborare i segnali ricevuti, a trovare le differenze e a creare infine un’immagine tridimensionale. Per rendersi conto del lavoro che compie il nostro cervello è sufficiente chiudere un occhio e guardarsi intorno: la percezione della profondità cambia sensibilmente, anche se il nostro cervello abituato alla visione tridimensionale tende a compensare facendoci percepire la prospettiva.
Gli schermi cinematografici per la visione in 3D sfruttano questa caratteristica della vista per ingannare il cervello e indurlo a fare il lavoro che svolge tutti i giorni della nostra vita. Sullo schermo vengono proiettate contemporaneamente due immagini differenti, lasciando a ognuno di noi il compito di combinarle insieme per crearne una tridimensionale.
Fino a qualche tempo fa, l’effetto 3D veniva realizzato con una soluzione rudimentale basata su due differenti colori. Agli spettatori venivano affidati degli speciali occhialini con una lente blu (talvolta verde) e una lente rossa e le due immagini proiettate sullo schermo in contemporanea erano a loro volta una blu e una rossa. Questo sistema consentiva di ricreare immagini tridimensionali, ma la loro qualità era molto bassa e bisognava rinunciare al colore. Le sale cinematografiche di ultima generazione impiegano, invece, il principio della polarizzazione, come spiega io9.com:
In realtà, un film in tre dimensioni è un prodotto incompleto rispetto a una pellicola tradizionale e dovrebbe dunque costare qualche euro in meno, ricordano provocatoriamente sul sito di informazione io9.com. Un film 3D offre immagini parziali e spetta poi al nostro cervello ricombinarle insieme per creare un’unica visione tridimensionale, comparabile con il mondo al di qua del grande schermo.
La tecnologia per dare un effetto tridimensionale alle immagini proiettate su uno schermo piatto sfrutta il funzionamento della nostra vista. Semplificando un poco, possiamo dire che i nostri due occhi percepiscono molto diversamente il mondo che ci circonda. Le immagini, differenti tra loro, percepite dagli occhi raggiungono il cervello che provvede a elaborare i segnali ricevuti, a trovare le differenze e a creare infine un’immagine tridimensionale. Per rendersi conto del lavoro che compie il nostro cervello è sufficiente chiudere un occhio e guardarsi intorno: la percezione della profondità cambia sensibilmente, anche se il nostro cervello abituato alla visione tridimensionale tende a compensare facendoci percepire la prospettiva.
Gli schermi cinematografici per la visione in 3D sfruttano questa caratteristica della vista per ingannare il cervello e indurlo a fare il lavoro che svolge tutti i giorni della nostra vita. Sullo schermo vengono proiettate contemporaneamente due immagini differenti, lasciando a ognuno di noi il compito di combinarle insieme per crearne una tridimensionale.
Fino a qualche tempo fa, l’effetto 3D veniva realizzato con una soluzione rudimentale basata su due differenti colori. Agli spettatori venivano affidati degli speciali occhialini con una lente blu (talvolta verde) e una lente rossa e le due immagini proiettate sullo schermo in contemporanea erano a loro volta una blu e una rossa. Questo sistema consentiva di ricreare immagini tridimensionali, ma la loro qualità era molto bassa e bisognava rinunciare al colore. Le sale cinematografiche di ultima generazione impiegano, invece, il principio della polarizzazione, come spiega io9.com:
La polarizzazione sfrutta le proprietà della luce. Immaginate una corda per saltare tenuta alle sue estremità da due persone distanti tra loro. Una delle due persone inizia ad agitare la corda da saltare. Il movimento viaggia fino a raggiungere la persona all’altra estremità della corda. La luce si sposta in questo modo e – proprio come la prima persona è in grado di muovere la corda per saltare in tutte le direzioni, creando onde verticali, orizzontali e diagonali – è in grado di viaggiare con onde orientate in tutte le direzioni.La luce polarizzata si ottiene quando le onde vengono orientate in un’unica direzione. Per ottenere questo effetto si utilizza un filtro polarizzante, che consente il passaggio delle onde con un solo orientamento. In pratica, è come far muovere la corda da saltare attraverso due sbarre verticali: passano solamente i movimenti dall’alto verso il basso, mentre gli altri (orizzontali, obliqui) vengono arrestati. Le lenti polarizzate, quelle degli occhialini per vedere i film in tre dimensioni, sfruttano questo principio. Semplificando, ogni lente è composta da tante piccole strisce (orizzontali, verticali od oblique) che consentono il passaggio della luce secondo un preciso orientamento.
Una delle lenti degli occhiali consente solamente il passaggio della luce polarizzata in verticale, mentre l’altra solamente il passaggio della luce polarizzata orizzontalmente. Un fotogramma del film viene proiettato con la luce polarizzata verticalmente, e viene dunque recepito da un solo occhio, mentre un altro fotogramma viene mostrato con la luce polarizzata in orizzontale, e viene così percepito dall’altro occhio.Le due immagini vengono poi elaborate dal cervello, che provvede a cogliere le differenze e a creare l’effetto della profondità sulle due dimensioni dello schermo. Le Banshee volano così verso le montagne sospese per aria di Pandora, mentre Woody e Buzz Lightyear possono affrontare la loro nuova avventura tra i bambini scalmanati dell’asilo nido. Il trucco c’è e in un certo senso si vede.
lunedì 15 novembre 2010
Cameron scenderà nella fossa delle Marianne
Secondo quanto detto da il "the Australian" degli ingegneri australiani costruiranno un sottomarino commissionato da James Cameron, regista di Avatar, film che ha fatto riempiere le sale cinematografiche per ben 3 settimane; tutto questo per scendere in quella che è la fossa più profonda del pianeta (ben 11 km di profondità), e girare gran parte del film. Infatti il film sarà ambientato nelle acque agitate di Pandora. L’imbarcazione a due posti, attrezzato con le telecamere 3D disegnate da Cameron, e’ completo per meta’, ha detto al quotidiano il regista, che spera di cominciare entro l’anno i preparativi per l’immersione.
Inoltre volevo ricordarvi che la fossa delle Marianne e’ stata visitata dall’uomo solo una volta, precisamente nel 1960, quando il sommergibile Trieste con Jacques Piccard e Donald Walsh, impiego’ 5 ore per raggiungere il fondo, dove trascorse 20 minuti. Nel buio totale, i due furono ‘visitati’ da sogliole, passere di mare e gamberetti e altri pesci, a prova che la vita vertebrata esiste anche a tali straordinarie profondita. Un'altra curiosità di quella immersione fu che la Rolex (marchio famoso di orologi), costruì un orologio apposito per quella immersione, orologio che non subì alcun mutamento di orario anche a quelle profondità; da allora infatti la Rolex acquisì molta fama e valore.
Ritorando a Cameron che con Avatar ha guadagnato circa 350 milioni di dollari Usa, ha il denaro e la passione per tornare sulle tracce del Trieste. Infatti i suoi film come "Titanic" e "the Abiss" ci fanno capire la sua grande passione per il mare.
Inoltre volevo ricordarvi che la fossa delle Marianne e’ stata visitata dall’uomo solo una volta, precisamente nel 1960, quando il sommergibile Trieste con Jacques Piccard e Donald Walsh, impiego’ 5 ore per raggiungere il fondo, dove trascorse 20 minuti. Nel buio totale, i due furono ‘visitati’ da sogliole, passere di mare e gamberetti e altri pesci, a prova che la vita vertebrata esiste anche a tali straordinarie profondita. Un'altra curiosità di quella immersione fu che la Rolex (marchio famoso di orologi), costruì un orologio apposito per quella immersione, orologio che non subì alcun mutamento di orario anche a quelle profondità; da allora infatti la Rolex acquisì molta fama e valore.
Ritorando a Cameron che con Avatar ha guadagnato circa 350 milioni di dollari Usa, ha il denaro e la passione per tornare sulle tracce del Trieste. Infatti i suoi film come "Titanic" e "the Abiss" ci fanno capire la sua grande passione per il mare.
Social Network
Ebbene si, ieri sera sono andato a vedere questo film. Devo dire che è molto interessante e assolutamente da vedere. Il film vi farà capire come una idea, a mio avviso semplice ed anche banale, può riscuotere tanto successo e che quindi nella vita bisogna avere fantasia e se per caso si ha un idea in mente che a voi potrà sembrare insignificante, bisognerà metterla in atto, perché appunto nella vita non si può mai sapere.
A seguire il trailer...
A seguire il trailer...
domenica 14 novembre 2010
Benvenuti
Salve a tutti, premesso che la mia più grande passione è ed è sempre stata il cinema, sono lieto di presentarvi il mio nuovo blog!!! In esso vi farò vedere trailer, contenuti, notizie dal mondo del cinema e vi terrò aggiornati su tutti i film in programmazione. In più vi darò la mia opinione su pellicole che eventualmente andrò a vedere io di persona!!!
A breve i primi post...
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